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26 giugno 2013

Decreto, Decretino, Dei cretini

E' stato varato il famigerato Decreto del Lavoro che a parer mio, dopo un'analisi del contenuto, presenta aspetti positivi e altri davvero inquietanti.

I quotidiani e i telegiornali, parlano di 200 mila assunzioni per i disoccupati e parlano di sgravi fiscali; tutti titoli che a primo impatto darebbero fiducia anche al rapinatore più effimero; ma il decreto in questione non è solo questo, purtroppo.

Partiamo dal presupposto che le misure per gli under 30 non valgono per tutti; 100 mila "fortunati" infatti, saranno coperti da queste misure per gli altri 100 mila invece, verranno adoperate altre misure di inclusione.; ma a parte questo, passiamo ad analizzare i punti più importanti di questo decreto partendo da quello che è di più comune interesse e che suscita maggiore attenzione: gli incentivi per le aziende

Gli incentivi o meglio gli sgravi fiscali, ci sono. Lo Stato, concede incentivi mensili pari a 650 euro per 18 mesi per ogni nuova assunzione, mentre per 12 mesi, se c'è una conversione di contratto da tempo determinato a tempo indeterminato.  Ciò che rende inquietante questa parte del decreto è che per godere queste agevolazioni, e quindi essere assunti più facilmente bisogna :
  • avere meno di 30 anni (in quanto questo punto del decreto ha un range target che va dai 18 ai 29 anni), 
  • non percepire uno stipendio regolare da almeno sei mesi (nel caso di nuove assunzioni ovviamente)
  • vivere da soli o con qualcuno a carico (se vivi con mamma e papà in casa loro, sei bello che fregato),
 ma perla delle perle,
  • avere una istruzione NON superiore alla scuola media (praticamente chi si è fatto un mazzo, passatemi il termine, a studiare per cinque anni alle scuole superiori, chi ha seguito corsi universitari ed affrontato esami per tre o per cinque anni o affrontato anche masters, ha fatto fatica inutile e quindi si attacca al tram.
TIROCINI E STAGE

Verranno istituite borse di tirocinio, per i giovani che non studiano, che non lavorano e che non partecipano a corsi di formazione, con copertura derivante dal fondo europeo. Verrà inoltre istituito un fondo per effettuare stage nelle P.A. per giovani con un alto livello culturale.

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Verranno stanziati fondi per tirocini curriculari, per scuole superiori ed università in modo tale di alternare scuola e lavoro durante il periodo di formazione, che precede l'inserimento nel mondo del lavoro (nel caso dell'università si avrà diritto a 200 euro al mese e tale attività varrà come credito formativo);


BANCA DATI NAZIONALE

Verrà istituita una banca dati nazionale presso il Ministero del Lavoro, inserendo al suo interno chi cerca lavoro e chi lo offre (sostanzialmente lo Stato farà da ufficio di collocamento)

I CONTRATTI A TERMINE, saranno più flessibili, riducendo i tempi di rinnovo che passano dagli attuali 60/90 giorni della scandalosa Legge Fornero, ritornando a 10/20 giorni

ASPI

Verranno concesse agevolazioni a quelle imprese che assumono a tempo indeterminato, dipendenti che si trovano in regime di ASPI, tra i quali coloro che sono in cassa integrazione (quindi anche over 30, over 40 ecc. giusto per dire che non si sono dimenticati dei "più vecchiotti");

CARTA PER INCLUSIONE SOCIALE E SOCIAL CARD

Verrà introdotta come misura contro la povertà estrema  la carta per inclusione sociale e riguarderà soprattutto il sud e verrà prorogata la social card fino a fine anno per 425 mila persone. 

AIUTI PER GLI OVER 50

Per gli over 50 senza lavoro, lo Stato ha deciso di istituire in via sperimentale (dal 2013 al 2015) un fondo del valore di 2 milioni di euro annui, per tirocini formativi (non so quanto utile possa essere come misura onestamente)

AIUTI PER DISABILI
Portato a 22 milioni di euro, il fondo per incentivare l'assunzione di dipendenti disabili;

AIUTI PER GIOVANI IMPRENDITORI
Verrà rifinanziato il vecchio prestito d'onore (un prestito concesso a chi ha dai 18 ai 35 anni, per avviare una propria attività purchè sussistano determinate condizioni);

IVA
L'imposta, non subirà un aumento a luglio ma ad ottobre dal 21% al 22%


Ricapitoliamo.
  • Chi ha tra i 18 e 30 anni, cerca lavoro e ha un diploma di scuole superiori o una laurea universitaria, è fot**to perchè col cavolo che le aziende ti assumono senza incentivi. 
  • Se non sei il vincitore di Chi Vuol Essere Milionario, difficilmente entrerai nella Pubblica Amministrazione anche per uno stage. 
  • Se hai più di 50 anni, sei disoccupato e magari non puoi seguire un tirocinio, lo stato non ti aiuta; a meno che tu non sia in regime Aspi
  • Se non sei cassintegrato o non pecepisci contributi di disoccupazione, un'azienda non avrà sgravi fiscali e quindi non ti assumerà
Non mi stupisco del fatto che il Decreto del lavoro riguardi  solo 200 mila posti di lavoro, essendo un decreto di nicchia; potevano essere trovati diversi miliardi di euro di fondi aggiuntivi risparmiando sull'acquisto di aerei che non ci servono dato che l'Italia non è vincolata all'acquisto di questi velivoli, attraverso il gettito dell'IMU che non va eliminata ma reinvestita, lotta all'evasione fiscale. Solo da questi risparmi o reinvestimenti, si potevano valorizzare i laureati stanziando fondi per la ricerca che è pur sempre un lavoro, stanziare fondi per la sanità, l'istruzione, finanziare il collocamento per fasce più ampie di persone, non solo a chi ha requisiti a dir poco obbrobriosi, nessuno può pagare un affitto senza lavoro da sei mesi, nè può vivere solo tantomeno con qualcuno a carico.
E' un decreto dei fondelli, non del lavoro, poteva essere istituito un reddito di cittadinanza (come lo chiamano i 5 stelle) o un reddito minimo garantito purchè ben studiati per fungere anche da collocamento; e invece ci troviamo dinanzi a una farsa colossale spacciata per pura salvezza grazie a colossali omissioni.

Come cittadino italiano, mi sento ancora più abbandonato di prima e anche discriminato.

Il secondo comma dell'art. 3 della Costituzione recita :

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

In che Paese viviamo? In mano di chi siamo?! In mano a decreti, decretini e dei cretini.

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