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23 giugno 2013

Crisi: una parola, un mondo

Negli ultimi anni siamo stati assuefatti (chi più chi meno) dalla parola crisi. In questo articolo voglio allargare il concetto di crisi dal tipo più concreto, ossia quella economica la quale attanaglia in maniera più o meno grave i paesi PIIGS e tutta l' eurozona (ne parlavo più o meno un anno fa qui) sino a parlare della crisi della politica europea e, come al solito, anche di quella italiana 



Coloro che seguono il blog da più tempo sanno che non sono un esperto di economia, diciamo che sono un attento osservatore che poi deduce nella vita di tutti i giorni le grandi manovre fiscali che i governi realizzano per incentivare la crescita, ridurre l' evasione fiscale, insomma ci siamo capiti? Le solite promesse che poi, puntualmente, non vengono mai mantenute facendo poi sprofondare una nazione nella più totale insicurezza (vedi l' Italia dal 2011 in poi, con un particolar sguardo al 2013 ove alcuni esperti pensano che verso dicembre 2013 l' Italia farà una brutta fine (fonte ilnumerozero.com) ovviamente viste queste previsioni nefaste il governo si darà da fare o no? Visto il governo che ci ritroviamo.... dubito seriamente)

Siamo passati da un governo di tecnici (guidati dal Prof. Sen. M. Monti) a un governo di emergenza (tutti insieme appassionatamente: berlusconiani, tecnici e finti anti-berlusconiani (o comunisti, fate voi...) con all' opposizione partiti che prima erano in coalizione coi suddetti poi sono passati dall' altra parte dello steccato per piazzarsi nelle varie commissioni spettanti alle opposizioni. In tutto questo si aggiunge il MoVimento 5 Stelle (di seguito: m5s/pentastellati, nda) che, un po' prigionieri dei diktat di Grillo, un po' spaesati dall' immane montagna di mer** presente in Parlamento (scusate i toni, ma se siamo in questa situazione, di qualcuno sarà la colpa) e forse un po' rigidi sul loro rimanere ancorati al web, sono rimasti all' opposizione proponendo disegni di legge, emendamenti di modifica a decreti governativi e votando qualsivoglia proposta in linea col loro programma elettorale. Ovviamente in tv passa che il m5s parla solo di scontrini, è legato a quel pazzo di Grillo che caccia i dissidenti (perché il PD non caccia nessuno, vero? vedere qui, se non ci credete) e roba varia. Certamente i vari mastrangeli e i due onorevoli di taranto che alle comunali avevano preso 0 (e dico zero) voti un movimento serio non li mette in lista neanche se la rete li vuole! Infatti poi una volta che sentono il profumo dello stipendio da parlamentare, fanno il salto al gruppo misto o fanno il giro delle TV manco fossero delle star di Hollywood. Tutto fumo e niente arrosto. (per maggiori chiarimenti sulla situazione dei media in italia, vi consiglio la lettura del seguente articolo di Misha

Tutto questo marasma in un paese normale, ove c'è un' attenzione e una certa sensibilità alle vicende politiche, avrebbe portato a una sorta di pressione sul governo affinché si dia da fare.... ma in Italia nulla, in quanto siamo un Paese che galleggia, come una boa...ecco siamo un Paese Boa, anzi...siamo una Boa, manco un Paese! Si perché non abbiamo (o non ci rendiamo conto) di quello che abbiamo in più rispetto alle altre Nazioni, ignoriamo la nostra storia, siamo un popolo dove ognuno pensa a se e chi non pensa a se pensa a emigrare per realizzarsi. In Italia c'è la mentalità dell' adattarsi, ci sono stati ministri che hanno definito le nuove generazioni di disoccupati (diplomati, laureati, laureati con master) "choosy" oppure hanno detto senza mezzi termini di emigrare.

Siamo un popolo che, in passato è emigrato in cerca di fortuna, ma che anche nel futuro farà così. I nostri politici pensano ad arricchirsi alle nostre spalle prendendoci costantemente per i fondelli, sicuri che mai supporteremo in pieno quei movimenti che si battono per un cambio di rotta. 

La mia sola speranza è non tanto, nei pentastellati o in quel partito o movimento, quanto in quelle persone che hanno una coscienza e un po' di spirito nazionalistico. 

Tutti dobbiamo informarci in maniera indipendente sentendo più pareri! Questa è la mia missione come blogger che ha messo su questo blog, la politica come attività non fa per me... per me la politica è fatta di scambio di opinioni anche davanti a un drink; in quella ressa di persone assetate di potere, lascio l' onore a gente in gamba che, pare, essere sempre più merce rara in Italia.

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