Google+ Un po' di notizie vere e tante curiosità: Terremoti e previdibilità
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13 marzo 2011

Terremoti e previdibilità

Ultimo in ordine temporale, il terremoto in Giappone (al quale siamo tutti solidali e vicini moralmente), ha scatenato circa 1000 morti (bilancio parziale) con una forza di 8,9 gradi della scala Richter.
Un sisma molto violento, abbattutosi su una nazione abituata si ai terremoti, ma non questa veemenza; basta dire soltanto che è il quinto sisma più forte al mondo nell' ultimo secolo tale da spostare l' asse terreste di 10 cm, con conseguente accorciamento della durata del giorno.
Come dicevo in precedenza, il Giappone -da sempre abituato ai terremoti- aveva un programma di prevenzione che ha funzionato discretamente. Inoltre vi è da dire che le costruzioni edilizie nipponiche sono praticamente resistenti a scosse sismiche di medio-bassa intensità (se a qualcuno interessa qui può trovare delle pubblicazioni scientifiche sulle case anti-sismiche [documento in inglese]).
Oltre a questo fatto in Giappone, parte importante del piano di prevenzione, sono le simulazioni dei terremoti e il conseguente comportamento da adottare in questi casi; questo è stato un fattore decisivo per arginare le vittime.


Dunque, veniamo alla prevedibilità dei terremoti: studi su questa materia sono in corso da molto tempo e mirano ad ottenere un modello matematico estremamente rigoroso e attendibile. Queste due caratteristiche sono la parte più difficile quando si parla di scosse sismiche!
E' stato comprovato che, in prossimità di un evento sismico, il radon contenuto nello strato roccioso della Terra comincia a fuoriuscire attraverso le micro crepe che si creano sino ad arrivare in atmosfera dove si va a sommare a quello già normalmente presente.
Allora basta registrare le emissioni di radon e al minimo picco mettiamo tutti in allarme? Beh...è piuttosto rischioso fare una cosa del genere senza il supporto di un modello matematico che ne certifichi l' attendibilità, anche perché sulla Terra le micro scosse simiche succedono praticamente quasi sempre e, allo stato delle cose, non si è ancora capito la correlazione tra i picchi del radon e l' intensità del sisma.
Attendiamo i progressi scientifici con impazienza!!!


Ora una nuova digressione sul terremoto nipponico che, avendo epicentro (zona terrestre dove la scossa sismica ha provocato un movimento della crosta terrestre) una zona di Oceano Pacifico, ha provocato uno tsunami che ha quasi provocato (ancora non si conoscono le vittime) più danni del sisma sulla terra ferma.
Ma cosa è uno tsunami? questo fenomeno consta nello scatenarsi di una o più onde anomale che si abbattono sulle coste provocando danni ingenti.
Pensate alla potenza del sisma nipponico soltanto dal fatto che una delle tante onde anomale ha costretto un fiume in Giappone a scorrere al contrario (dalla foce alla sorgente).


In questa triste vicenda occorre aggiungere, per dovere di cronaca, anche l' incidente alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi con conseguente fuga radioattiva e sgombero delle abitazioni nei 10 km circostanti la centrale.


Attualmente si stanno monitorando i rischi relativi alla nube radioattiva e la sua diffusione sul pianeta. Attendiamo ansiosi notizie dagli organismi competenti.

2 commenti:

  1. Come dire...il nucleare è sicuro! A quanto pare no, visto che noi siamo un paese in cui ci sono spesso scosse sismiche, e che quindi si possono replicare incidenti simili a quello nipponico.

    Tralasciando questo argomento scottante, radiattivo oserei dire, vorrei elogiare la prevenzione e il piano giapponese. Infatti le vittime a terra sono state nella normalità di questi eventi, e sono avvenuti incidenti solo per case basse e rurali, mentre i grattacieli costruiti secondo le migliori norme antisismiche hanno retto. Un terremoto molto più potente di quello dell'Acquila, è stato arginato in maniera molto migliore.

    Le vittime in Giappone a dire il vero sono avvenute prevalentemente per lo tzunami. Ma credo che un popolo intelligente e evoluto come quello nipponico da questa esperienza trarrà beneficio, trovando nuovi metodi per la previsione/contenimento dei danni di questo fenomeno.

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  2. Avevo fatto un commento ma non me lo ha salvato XD. In breve ho scritto che da questo articolo e da questi eventi si denotano tre elementi fondamentali:

    1) Il nucleare non è così sicuro come tanti vogliono farci credere, a maggior ragione in Italia, un paese a rischio sismico/idrogeologico.

    2)La macchina giapponese della prevenzione dei terremoti è molto evoluta, ed ha funzionato. Gli edifici di Tokyo e delle città nipponiche hanno retto grazie alle norme di costruzione antisismiche.

    3) La maggiorparte di danni e vittime sono derivati dallo Tsunami, che ha devastato la costa pacifica del paese. Questa esperienza fa riflettere sul fatto che per certi eventi, anche paesi avanzati non riescono ancora a proteggersi.

    "Ilcaffedamodesto"

    RispondiElimina

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