Il ventesimo secolo è iniziato, per nostra (e quando dico nostra intendo di noi comuni cittadini dalla vita modesta e normale, mica chi ci governa o chi sta dietro a loro) sfortuna con la perenne preoccupazione, ansia e terrore di un attacco terroristico.
In un precedente articolo su questo blog si parlava della morte (o presunta tale) dell' allora capo di
Al-Qaeda e si poneva la domanda relativa alle tempistiche per tale atto visto che al giorno d'oggi ci sono tanti sistemi per localizzare una persona; per chi volesse dare un'occhiata cliccasse
qui. Il culmine del movimento terroristico di
Bin Laden è stato l'attacco al
World Trade Center di New York; anche in quella tragica data un dilemma era più che lecito sorgesse:
Come può una delle nazioni più influente e potente del mondo farsi cogliere così impreparata? Perché gli aerei volavano così vicino ai grattaceli? Non voglio insinuare l'ennesima teoria del complotto ma effettivamente vedere gli aerei di linea volare tra i grattaceli fa un po' strano. Da quella data, comunque, gli USA hanno capito di essere vulnerabili in terra loro quindi hanno adottato le misure necessarie.
Dopo il tramonto di Al-Qaeda vistasi spodestare da un governo democraticamente eletto in Afghanistan (dopo l'intervento militare
NATO) è giunto l'
ISIS o IS che sostanzialmente punta a creare e espandersi in nome dell'integralismo islamico partendo dalla Siria, nazione praticamente satellite della Russia e qui sorge l'altro dilemma:
Come mai l'ISIS si è sviluppata in Siria? Stante le notizie che arrivano in Occidente
Assad è stato sempre dipinto come un dittatore che prima usava armi chimiche, poi giustiziava gli oppositori, ma guarda caso dopo l'intervento militare russo contro l'ISIS il problema non è stato più Assad ma
Putin che supporta Assad.
E qui in chiusura vi pongo l'ultimo atroce dilemma:
Non è che con la scusa del terrorismo ci si sta preparando a un conflitto armato tra superpotenze (USA quindi NATO contro Russia e paesi satelliti)?
Tale ipotetica atrocità è supportata dai recenti screzi tra NATO e Russia riguardo allo sconfinamento di due aeromobili militari russi in territorio turco (paese membro della NATO)
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