La politica italiana....una brutta bestia o forse no?????

Rieccomi,

oggi vi parlerò un po' di politica (giusto per non annoiarvi molto). Sapete benissimo che la politica, citando una delle più comuni frasi fatte, è il sale della democrazia quindi per esserci una valida ed efficiente democrazia ci deve essere un' altrettanta valida ed efficiente politica.

In Italia come stiamo messi? A vedere gli ultimi accadimenti all' interno dei palazzi del potere si direbbe che ci sia aria di cambiamento: nell' area della destra italiana si sta delineando un' alternativa all' egemonia berlusconiana che predomina la scena di quell' area politica che negli USA definirebbero come conservatrice da quasi 16 anni, mentre a sinistra i vecchi leader provenienti dalle scuole di indottrinamento sovietico sembrano ormai distanti anni luce dai problemi dei lavoratori ai quali si son sempre eretti come difensori.

Voi giustamente potrete chiedermi: ma sarà un cambiamento reale quello messo in atto da Fini con Futuro e Libertà per l' Italia (FLI) e Vendola con Sinistra Ecologia e Libertà (SEL)? Beh....che vi posso dire...solitamente l' alternativa ai vecchi schemi di far politica può essere un aspetto positivo per l' immagine della politica, senza sottovalutare che -a mio parere- questa bagarre al cambiamento di rotta per la gestione della cosa pubblica è stato innescato dal moVimento 5 stelle di Beppe Grillo. Quest' ultimo per le idee e gli scopi che si prefissa son da condividere, a mio parere, praticamente in toto; certo si potrebbe obiettare un po' i modi piuttosto coloriti del comico genovese, ma il nocciolo della questione è può la politica affidarsi ad un comico??? Direi di no... ma si vede che la politica italiana è in uno stato di profondo coma tale da aver bisogno di affidarsi alle "scosse" inferte da un comico con idee di ogni cittadino coscienzioso.

Insomma bisogna iniziare dal basso, ossia da noi! Bisogna interessarsi alla politica, perché grazie ad essa noi scegliamo chi ci deve tutelare e promuovere sulla scena internazionale. Tutto questo attraverso il voto (attualmente ci dobbiamo accontentare del porcellum di calderoli, con la speranza che si possa ritornare al sistema di voto delle preferenze). Ricordatevi, cari miei lettori, che non votare e come dire fregatevene dei miei problemi e di me; ovviamente non vi dirò chi votare, perché questo dipende dal modo di vedere il paese Italia di ognuno di noi.

Attendiamo comunque gli sviluppi di questa trasformazione della politica italiana, che secondo alcuni sancirà il passaggio dalla seconda alla terza repubblica.