La prima citata, quella in Tunisia, più che riguardare direttamente le classi politiche mirava a evidenziare un malumore derivante dallo "stomaco"; infatti è stata soprannominata «la rivolta del pane». E' praticamente assodato che al popolo quando si toccano i beni primari, questo si mobiliti contro le istituzioni che lo avrebbero danneggiato; certo la violenza si condanna sempre, vi sono altri modi di manifestare! Ma come ben sappiamo, al di là della solita retorica, si parte da una manifestazione pacifica, fin tanto che non si hanno i proiettili contro!!! Dopo è ovvio che la gente si difende, manifestando quindi in maniera violenta.
La manifestazione Tunisina ha comportato la fuga del presidente Ben Alì in Arabia Saudita (articolo corriere della sera). Ora una cosa simile si è spostata a est della Tunisia: in Egitto.

Notizia calda calda, vuole che gli USA stiano tramando di deporre Moubarak a breve termine (fonte: wikileaks - ecco l' articolo).
Certo è il fatto che un capo di stato non può essere al comando per oltre un ventennio, come nei casi di Tunisi e Il Cairo.
Ora qualcuno di voi si chiederà: Ma anche in Italia ci sono state manifestazioni varie di quasi tutte le categorie della società italiana, ci sono dei collegamenti con le rivolte del nord-africa? Vi rispondo con piacere: ci potrebbero essere. Ma bisogna tenere conto del sistema politico italiano, molto diverso da quello dei paesi nordafricani, nonché dalla diversa mentalità; noi Italiani siamo piuttosto pigri quando si tratta di esprime un nostro malumore e gli effetti si sono visti e forse si vedranno ancora....
ai posteri l' ardua sentenza!!!!
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